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sabato 1 settembre 2012

LE 10 STRATEGIE DELLA MANIPOLAZIONE MEDIATICA + DOCUMENTARIO COMPLETO

Vediamo di capire meglio come funziona la grande macchina trita cervelli e coscienze. Quali sono le regole per ipnotizzare le masse e indicargli tutto ciò che dovranno essere e pensare in conformità di quanto e "ordinato" loro. La gente "sopravvive" ignara del grande potere dei media, eppure le informazioni non mancano sulla rete, forse la dipendenza gioca un ruolo fondamentale e tuttavia occorre anche molto coraggio per uscire del tutto dalle righe, ciò è dimostrato dall'enorme numero di affluenze nelle pagine dei social network, che riguardano reality televisivi o mode e costumi che ne derivano. La verità rimane ancora in mano a pochi. I segreti che ruotano attorno al potere mediatico sono davvero tanti e pure inquietanti, poichè questo contesto sembrerebbe legato anche all'utilizzo delle armi psicotroniche.










 LE 10 STRATEGIE DELLA MANIPOLAZIONE MEDIATICA

di Noam Chomsky




1 -LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, la quale consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, tramite un profluvio di distrazioni e informazioni insignificanti.La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nella area della scienza, l’economia, la psicologia, la quantistica o l'autoconoscenza.“ Mantenere la attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).






  
2 – CREARE PROBLEMI E POI OFFRIRE LE SOLUZIONE
Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”.Si crea un problema per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio, lasciare che dilaghi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi così che il pubblico stesso richieda leggi e politiche per la sicurezza e a discapito della libertàOppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.







3-LA STRATEGIA DELLA GRADUALITA’
Per fare accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente per anni consecutivi.
E’ così che condizioni socio-economiche radicalmente nuove furono imposte durante gli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.








4 – LA STRATEGIA DEL DIFFERIMENTO
Un altro sistema per fare accettare una decisione impopolare è presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo la accettazione pubblica immediatamente, per una applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. In primo luogo perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi alla idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.








5-RIVOLGERSI AL PUBBLICO COME A UN BAMBINO
Gran parte della persuasione diretta al grande pubblico adopera discorsi, argomenti, personaggi e intonazioni particolarmente infantili, come se lo spettatore sia una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se ci si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, essa tenderà con certa probabilità a una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno.








6 – USARE L’ASPETTO EMOTIVO MOLTO PIU’ DELLA RIFLESSIONE
Sfruttare la emozione è una tecnica classica per provocare il corto circuito della analisi razionale e del senso critico dello individuo. Inoltre l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso allo inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure, compulsioni, o indurre comportamenti.








7 – MANTENERE IL PUBBLICO NELL’IGNORANZA E NELLA MEDIOCRITA’
Fare in modo che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori.”







 8 – STIMOLARE NEL PUBBLICO UNA COMPIACENZA VERSO LA MEDIOCRITA’ 
Spingere il pubblico a ritenere alla moda essere stupidi, volgari e ignoranti.








9 – RAFFORZARE L’AUTO-COLPEVOLIZZAZIONE
Far credere all’individuo che sia soltanto egli il colpevole delle proprie disgrazie, a causa di una insufficiente intelligenza, capacità o impegno.Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, tra i cui effetti vi è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione! (eccome se è possibile, una rivoluzione senza azione …








10- CONOSCERE GLI INDIVIDUI MEGLIO DI QUANTO LORO STESSI SI CONOSCANO
Negli ultimi 50 anni i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.Grazie a biologia, neurobiologia e psicologia applicata, il “sistema” gode di una conoscenza avanzata dello essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune meglio di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo sugli individui maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Tratto da Anticorpi










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